19 luglio 2013

Indirizzi di metodo, per giovani che non ne necessitano (8)




C'è gusto a credersi sempre dalla parte del giusto?

7 commenti:

  1. Sesto Sereno21/7/13 15:27

    Un gusto giusto, se quello iota passasse dalla Legge.
    Blak

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  2. Apollonio Discolo22/7/13 18:11

    È solo un diacritico, amabile Lettore. Nell'ortografia italiana, distingue due consonanti diverse, quanto a modo e punto di articolazione. L'incontro con un nome comune determinato, singolare e con maiuscola iniziale, insomma con una parolona, gli darebbe le vertigini. Come le dà ad Apollonio, che, a suo modo, sarà anche lui solo un diacritico.

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  3. O anche un gusto guasto, purché il capriccio di una Musa mutante tolga al suo "alpha dog", per una volta, la museruola.

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  4. Apollonio Discolo24/7/13 08:12

    A volte ritornano... Se il trasparente indizio non l'inganna, Apollonio ne è felice, Lettore o Lettrice senza nome. Ma, di nuovo, l'attribuzione alle categorie non gli pare impeccabile. Gatto, non cane. Riserbo e Musetta, non Musa e museruola. Muta, non mutante.

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  5. Lei è davvero un amabilissimo Ospite, come sottolineava un(') altro/a anonimo/a qualche commento fa, se cataloga tra i corsi e ricorsi storici una fuori corso sperduta come me. Tanto più considerando che rimango assai perplessa, di fronte a una frase che suonerebbe "purché il capriccio di una Musetta (maiuscola?) muta tolga al suo 'alpha cat(egoria?)', per una volta, il riserbo". Forse è la mancanza del dolce suono di quella similcornamusa francese (come mi informa la Treggatti) a impedirmi la piena comprensione del testo, specie se penso che l'alternativa, ossia la musetta non musicale, sotto il muso di un gatto proprio non riesco a immaginarmela. Ma quand'anche fosse, continuerebbe a sfuggirmene il senso, veloce come veltro profetico o ghepardo metaforico e ciò senza discriminazione zoologica alcuna, come vede.
    Comunque la ringrazio per le sempre gentilissime attenzione e accoglienza.
    Sua Licia.

    P.S.: Il mio commento precedente a quest'ultimo era, almeno nell'intenzione, la parafrasi dell'altro, non mio, e dunque si rivolgeva più all'autore di quello che non a Lei.

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  6. Apollonio Discolo24/7/13 23:27

    Deliziosi gli equivoci tra consolidati sodali. Non è peraltro periodo di particolare brillantezza (se mai uno ci fu) per Apollonio, angustiato dagli sbardellati colpi di Tyche e da brontolii ancora più minacciosi provenienti dal vaso di Pandora. Grato perciò dell'occasione di sorridere di lui stesso che Lei gli offre, gentile Lettrice.

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  7. Temo, ora più che mai, gli effetti nefasti della mia femminile curiosità e dunque non ardisco non dico di guardare, ma neppure di immaginare cosa potrebbe covare a Suo danno quel famigerato contenitore. Nel contempo mi sento lusingata -- e di nuovo spinta a ringraziarLa -- dalla solidarietà che Lei mi offre e che, se ci accomuna entrambi nella più vasta appartenenza al genere umano, almeno ci esclude, sia pure temporaneamente e con uno scatto (felino?) di contingenza, da altre, ancora più ampie. E che Fedro ci perdoni.
    Con sempre più viva gratitudine, Sua Licia.

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