Dal 16 al 19 novembre 2006, all'Università della Calabria l'annuale congresso dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (di cui chi scrive si onora di essere socio). Notizie alla pagina web:
Come il lettore può verificare (se non lo ha già fatto), tra gli strumenti messi a disposizione dei congressisti, una
"biliografia dei relatori"
(molti nomi illustri nel numero, alcuni più che illustri).
Non mi sono note altre ricorrenze di un lapsus del genere. Se non ce ne fossero, o, meglio, se non ce ne fossero di già registrate, mi direi stupefatto: così facile, così rivelatore. E anche così gustoso.
'Pagine biliose tracciate da penne intinte nell'umore responsabile della collera' vs. 'Scritti la cui lettura provoca travasi di bile'. Meglio, 'Pagine biliose tracciate da penne intinte nell'umore responsabile della collera' e/o 'Scritti la cui lettura provoca travasi di bile'.
In ogni caso, enfiamenti di bi(b)lioteche (vulgariter, cistifellee), e certa collera celeste della buonanima di Roland Barthes, infecondo (anche perché inimitabile) padre della disciplina, che, com'è noto, mai nascose di amarle poco, le bi(b)lioteche.
Insomma, la semiotica, oggi: l'ittero delle scienze dell'uomo o, semplicemente, una disciplina itterica? Temi cui consacrare il convegno dell'AISS dell'anno che viene.