20 febbraio 2022

Linguistica candida (60): "Oggi è il venti febbraio duemilaventidue"

Più ampia è la relazione che si ipotizza, più cresce l'impegno a determinarvi delle differenze. E non c'è ipotesi di differenza senza precisazione della relazione nella quale è osservabile.
Relazioni senza differenze e differenze senza relazioni sono mere petizioni di principio e il criterio merita di essere ribadito nella presente temperie. 
Abbigliato dal corredo tecnologico e dall'apparato quantitativo con cui opinioni bislacche vengono al momento spacciate come scienza, quanto alle facoltà umane, una sorta di animismo sta infatti allargando a dismisura l'area della relazione, senza curarsi di mettere in chiaro le differenze. Forse anche perché lì sta la sfida che la qualità pone alla quantità e, al di là dei numeri, va precisato cosa è marcato e cosa non lo è.
Al vecchio Apollonio pare del resto che provare a intendere come funzioni e cosa valga una semplice espressione come "Oggi è il venti febbraio duemilaventidue" sia bastevole se non a intendere, certo a intuire quanto specifica e marcata sia l'umanità e che ruolo stupefacente giochi la lingua, in tale marcatezza e in tale specificità. Nell'indubitabile relazione con ciò che umano appunto non è.