Lo conosco da qualche anno: è un "arcudaro". Era poco più di un bambino: ma serissimo. Saliva e scendeva per le ripide scale alla guida d'un mulo carico di vettovaglie e di bagagli per i residenti stagionali: tutti istruiti, tutti animalisti, qualcuno, naturalmente, nudista. Deposta la soma, sul mulo, capitava di vedercelo anche in groppa. O, in versione marina, di vederlo scorrazzare con un piccolo fuoribordo, destinato, a noleggio, ai giri dell'isola di visitatori occasionali: mediamente istruiti, qualcuno animalista, pochi, naturalmente, nudisti. "Ciao, Bartolino". "Ciao": così da qualche anno. Stagione dopo stagione, è diventato un giovanotto, serissimo. Lo incontro: "Ciao, Bartolino". "Salve".
[V. il post Intolleranze (2), del 20 maggio 2009]
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