Ridotta all'osso, come si è costituita nel Moderno, la differenza tra il grammatico e il linguista è di disarmante semplicità.
Quanto alla lingua, il primo ha risposte. Il secondo, domande. Il primo sentenzia, il secondo ipotizza.
Oggi, anche riguardo alle faccende più futili, come sono le linguistiche, l'epoca vuole risposte e sentenze. Delle domande e delle ipotesi, ha paura. E ha fastidio per tutti i pensieri che la interrogano. Succede sempre così quando la temperie volge, umanamente, al peggio.
E la temperie volge al futile peggio, quanto alla lingua, anche perché, sotto la maschera sociale del linguista, circola chi, montando in cattedra, pretende di avere e di dare risposte, ed è quindi un grammatico.
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