Anche Elio (l'Elio che si coniuga di norma con "le Storie tese") pare sia finito a fare da voce recitante dell'ennesima versione di Pierino e il lupo. Al Santo Natale manca una dozzina di settimane, e la notizia (culturale, ci mancherebbe) ha cominciato a circolare dove deve.
Tutti a precisare, ovviamente, che egli assolve al compito a modo suo. Come se ce ne fosse bisogno. Si sa che Elio (con o senza "le Storie tese") fa tutto a modo suo. Fa ciò che fanno molti (o forse tutti, nel suo ambiente) ma a modo suo. Va a Sanremo e lo fa a modo suo. Partecipa a un talent show e lo fa a modo suo. Recita in Pierino e il lupo e lo fa a modo suo.
Di professione, Elio non fa il cantante o l'uomo di spettacolo, come possono credere i distratti. Fa "quello che fa a modo suo". A tale mestiere deve la sua fortuna, oltre che una fama di intelligenza che sapranno i due lettori di Apollonio se considerare usurpata. L'epoca è infatti tale che nessuno fa a modo suo (anche perché non saprebbe proprio come fare) e tutti fanno come fanno tutti. Che ci sia uno che di mestiere, facendo ciò che fanno tutti, fa "quello che fa a modo suo" è, da parte sua, una bella trovata.
Da una manciata di decenni, d'altra parte, nella carriera di un artista fare da voce recitante in Pierino e il lupo è una sorta di soglia, attraversata la quale non si torna più indietro. È la soglia che s'apre sullo spaventoso baratro della didattica e del bene pubblico. Si sta parlando del baratro che, ora è un po' ormai, ha inghiottito per esempio il povero Roberto Benigni. Anche lui e appunto non a caso, un dì voce recitante in Pierino e il lupo.
Scavezzacolli per quanto siano stati in gioventù, viene infatti il momento in cui mamme e papà si sentono messi davanti al compito di preparare la loro creatura a un'educazione comme il faut. Sotto la prospettiva musicale, Pierino e il lupo si presenta così al loro orizzonte, da mezzo secolo inesorabile, come sintesi perfetta di conformista anticonformismo. Chi provvede a tale loro esigenza sa bene che sono mamme e papà il vero bersaglio della correlata operazione, non bimbi e bimbe, si spera ancora salvi e salve (per quanto ancora per poco) da simili preoccupazioni. La voce recitante di Pierino e il lupo va così periodicamente rinnovata in funzione dei gusti di una simile platea in cui ciascuno fa come tutti, pensando in tal modo di fare a modo suo.
È così giunto anche il momento e la consacrazione di Elio (l'Elio che si coniuga di norma con "le Storie tese"), che della pratica è oggi appunto maestro. E, del resto, si scopre che, tristemente, anche in questo caso si tratta di seria didattica e di ricerca del bene pubblico e non di vile e allegro commercio.
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