La Terra è tonda e, andando di occidente in occidente, la civiltà che un giorno si diceva appunto occidentale ne ha compiuto (e da tempo) il giro completo. Ha inseguito il corso del sole, eternamente attratta dal luogo del tramonto,
In questa temperie, torna dunque da oriente (e da sud) nei luoghi da cui si mosse. Ne partì talvolta inerme, più sovente in armi.
Il viaggio non le è stato d'altra parte privo di effetti. Torna perciò ibridata ma perfettamente riconoscibile. Ha i tratti che, tolto il belletto, sono forse i suoi essenziali. È rapace, violenta e avventuriera o nutre l'illusione disperata che l'altrove da raggiungere sarà infine la felicità.
Oggi ancora più disperata, come illusione. Lo si sa ed è forse il massimo insegnamento involontariamente consegnato all'umanità dalla civiltà che sarebbe ormai obsoleto chiamare occidentale: su questa Terra tonda, muoversi è solo un girare in tondo. Una rivoluzione.
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