8 ottobre 2011

La servitù volontaria

Sotto il sole, veramente niente di nuovo. Passano i secoli e, come già altre volte, il Discours sur la servitude volontaire torna in circolo per opera e ad uso di fanatici. È il destino paradossale dell'intelligenza. Quando per avventura la si vede, non si dice prevalere, ma anche solo diffondersi, si tratta sempre d'una illusione. Esattamente in quel momento, infatti, s'apre sotto i suoi piedi il baratro della più cocente e autolesionistica sconfitta. 
Nelle parole di Étienne de la Boétie, con l'incoscienza del gioco, l'intelligenza si manifestò. Così facendo, essa si consegnò inerme nelle mani della più cruda stupidità, la sola e vera tirannide che tiene il mondo in pugno, da sempre. Secolo dopo secolo, questa ha dunque potuto usare il Discours e ancora oggi prova a usarlo, per armare, con pretesa di brillantezza, i suoi servi volontari. 
Il sorriso amaro e preoccupato di Michel de Montaigne l'aveva ben previsto, dell'opera del giovane amico. Essendosi espresso, questi finì però per attirare anche Montaigne, come si sa, nel gorgo dell'espressione. 
Esprimersi è un vizio assurdo. Lo si contrae più facilmente frequentando, anche per semplice lettura, le cattive compagnie. Ed è certo la peggiore delle sciocchezze. Se non bisogna concludere, con un sorriso altrettanto amaro ma ancora più compassionevole, che un'intelligenza che si esprime è solo la seducente e ingannevole maschera che indossa, per far meglio le sue vittime, la più laida stupidità.

2 commenti:

  1. Caro amico, spero mi passi il termine, per prima cosa vi ringrazio per avermi fatto conoscere questo trattato; lo ignoravo del tutto e adesso lo sto leggendo con passione. Dalla lettura dei vostri ultimi tre scritti, generalizzando, mi pare di potere aggiungere che stupidità & ignoranza
    sono le figure, non retoriche, del dummvirato dittatoriale mondiale. La dittatura è violenta come sanno Remolo e Romoletto. A mio parere e fermandomi al soggetto italia, o itaglia, le due sono figlie di primo letto di una scuola elementare fino alle più alte vette e del giornalismo, fomentate da quella Jaga di zia Televisia e dalla sorella putativa Pubicista. In alternativa non so che cosa si può fare. Studiare sottobanco e resistere? Cordialità

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  2. Caro amico, spero mi passi il termine, la ringrazio per avermi fatto conoscere questo trattato; lo ignoravo del tutto e adesso lo sto leggendo con passione. Dalla lettura dei suoi ultimi tre scritti mi pare lei trascuri il ruolo che ignoranza gioca in quella che lei definisci, con ragione, la sola vera tirannide. Voglio dire che se stupidità è la papessa, ignoranza è il suo braccio, armato, secolare. Mi pare che le prove di questo siano alla portata di qualsiasi oculato investigatore. Non ho rimedi se non resistere. Poca cosa.

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