"Gli manca solo la parola...", detto di preferenza di un cane, come animale di compagnia, è un'iperbole. A questo diario capiterà, prima o poi, di venire più distesamente sull'iperbole. Al momento, basta tuttavia richiamare l'attenzione sopra quel "solo". Dell'iperbole in questione è la chiave di volta.
E basta in proposito osservare spassionatamente che l'avverbio è lungi dall'avere un valore denotativo. Il riferimento alla "parola" dice naturalmente di un confronto con l'essere umano e alla terza persona cui la formula allude "manca" certamente anche altro. Sempre nel campo delle espressioni, per esempio qualcosa "gli manca" quando compie le sue funzioni corporali.
Si badi bene: i relativi atti umani sono precisamente i medesimi. Così vuole la natura né le si sfugge. Ma gli esseri umani li caricano di valori culturali diversi da quelli della "parola". Conseguentemente, tendono a esprimersi in tal senso possibilmente e di preferenza al riparo dall'altrui vista: ritirata, gabinetto, toilette e così via ne sono note conseguenze lessicali.
Di ciò, a "lui" invece nulla cale, se così ci si può dire, ma sempre per figura. E pensarlo beato, se non lo si fa per figura, è ancora una volta una sciocchezza. Sempre per approssimazione, perché difficilissimo è ogni discorso umano sopra le altre forme di vita, lo si può pensare al massimo come radicalmente indifferente.
La sua naturale indifferenza favorisce talvolta una qualche noncuranza culturale da parte di coloro cui capita di affermare che "gli manca solo la parola". Lo testimoniano inoppugnabilmente i luoghi pubblici dove i cani vengono condotti a esprimersi nel modo strettamente comparabile con quello della specie umana, non potendo farlo con la "parola". Luoghi che esibiscono poi tali espressioni.
Ed è un bel paradosso: sono luoghi che dimostrano come la mancanza di "rossore" (così si diceva un tempo) possa in effetti essere contagiosa e passare da una specie a un'altra. Letteralmente per trasferimento, dunque per metafora e non per iperbole, ci sono dunque in proposito esseri umani che, pur dotati di "parola", sono cani.

