Per le costruzioni impersonali col si, lo standard grammaticale italiano vorrebbe ancora, nella funzione di ausiliare, una forma di essere e non di avere. Forme di avere in contesti siffatti sono invece tipiche di molti sub-standard, localmente caratterizzati.
Troppo impegnato nella produzione del congiuntivo, lo spiritoso giornalista culturale, per tenere sotto controllo anche la scelta dell'ausiliare? Più verosimilmente, una sciatteria, anche da parte di chi dovrebbe prima leggere ciò che si appresta a pubblicare, per evitare inoltre che il pubblicato faccia figura di peracottaro.
Caso mai si fosse mai prima commesso l'errore di sopravvalutare quel supplemento culturale, ecco ancora una buona occasione per riflettere.
Per una volta che, anziché prendersela con la metafora, hanno fatto torto all'onomatopea...
RispondiEliminaProprio così, competente e fedele Lettore. E perdoni Apollonio del ritardo della sua reazione. Invecchia e capita i suoi modi, per mera disattenzione, peggiorino.
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