Per via di un'omonimia, la parola francese bière sta per ciò che in italiano diciamo birra ["Boisson alcoolisée obtenue par la fermentation d'un moût fabriqué avec du houblon et/ou, le plus souvent, du malt d'orge"], come per ciò che in italiano diciamo bara ["Synon. de cercueil: long coffre dans lequel on dépose le corps d'un mort avant de l'inhumer"].
Alla Sorbona, non devono avere tenuto conto della tragicomica ambiguità che ne consegue, per correlata e ovvia ebrietà.
O forse sì. Ne hanno tenuto conto. Laggiù, di università se ne intendono da secoli. Hanno allora deciso di dare un segno della loro consapevolezza. Ovunque nel mondo (ed è giusto darne l'ambiguo annuncio) per l'università è giunta l'ora della bière.
[Or sono quasi settanta anni, Tommaso Landolfi giocò maliziosamente con tale omonimia e, sintagmaticamente, con una omografia consentitagli dall'uso delle maiuscole.]
Per quanto riguarda la bevanda alcolica, la notizia pare essersi rivelata falsa: https://www.capital.fr/lifestyle/la-sorbonne-va-lancer-sa-biere-1352190
RispondiEliminaL'articolo su Ma Chaîne Etudiante che altre testate hanno ripreso è stato rimosso:
https://mcetv.fr/mon-mag-campus/la-sorbonne-celebre-universite-lance-propre-biere-05102019/
Apollonio Le è grato del supplemento di informazione, gentile Lettrice. Resta allora solo la lettura, per così dire, meno allegra e fondata sopra una dolorosa evidenza.
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