Apollonio, il Primo maggio scorso, a spasso per il centro d'una città italiana: i negozi, tutti aperti. Pensa, tra lo sconsolato e il divertito: "Dopo le domeniche, adesso anche il Primo maggio. Non c'è più religione!". Ma si dà subito dello scemo. Il danaro: lo sterco del diavolo. Son tutti luoghi del suo culto straccione. E sono tutti aperti. La religione c'è. Eccome! Nella sua variante più fondamentalista (e, di conseguenza, disperata e violenta) mai apparsa sulla faccia della terra.
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