A portarti nei tempi e nei luoghi nei quali hai fin qui speso la tua vita fu, sul principio, passione per questioni futili e forse perciò più disposte di altre a ricevere risposte dalla fantasia. Fu poi brama di impararne ancora e sempre, discorrendone, a farti far sembiante d'avere qualcosa da insegnare a qualcuno, in proposito.
E te ne rammenti ogni mattina, cominciando così la tua giornata come se fosse con una preghiera che, suoni oggi fastidiosa a chi vuole, merita d'essere detta ad alta voce.
E' avvincente questo Suo sentimento, illustre Apollonio. Avvincente e perciò religioso, inspiegabilmente capace di costringerLa, ogni mattina, a seguire una rotta che conduca oltre, verso verità che, agli uomini, solo la fantasia può svelare. Quanta passione, traspare dalle Sue parole quando cerca racconti di vecchi naviganti, da raccontare ad altri! Proprio "come fosse una preghiera" che allontani la sterilità dal sapere.
RispondiEliminaBlak
Grazie, generoso Lettore. Ma Discolo com'è, l'Apollonio pedestre è, come sa ogni suo lettore, anche un intollerabile pedante e di conseguenza non riesce a trattenersi dal farLe osservare che la seconda persona non è la terza e che l'ideal-tipo che il frustolo tratteggia appunto come un carattere, quel fantasioso personaggio di cui si dice, a lui (ad Apollonio, cioè) risulta simpatico soprattutto per un tratto: la furfantesca capacità di camuffarsi da docente. "Che s'ha da fa', pe' campa'!".
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