Quando di un mutamento linguistico si comincia ad avere anche la più modesta sensazione, quando si comincia ad avvertirlo, ma senza averne ancora chiara consapevolezza, in realtà quel mutamento è già avvenuto e, ammesso a qualcuno dispiaccia, sarebbe bene fosse consapevole che esso è irreparabile e che indietro la lingua non torna.
Vale lo stesso, del resto, per ogni altro aspetto morale (e quindi sociale) della vita umana. Ne consegue che, se l'essere personalmente conservatori può ancora valere come segno di intelligenza, l'essere reazionari e l'esserlo politicamente (cioè in pubblico e in società) è solo una manifestazione di plateale e rabbiosa stupidità. Sempre e comunque. Ancor più fuori delle questioni linguistiche, dove la stupidità, com'è noto, ci mette poco a diventare crudelmente sanguinosa.
Vale lo stesso, del resto, per ogni altro aspetto morale (e quindi sociale) della vita umana. Ne consegue che, se l'essere personalmente conservatori può ancora valere come segno di intelligenza, l'essere reazionari e l'esserlo politicamente (cioè in pubblico e in società) è solo una manifestazione di plateale e rabbiosa stupidità. Sempre e comunque. Ancor più fuori delle questioni linguistiche, dove la stupidità, com'è noto, ci mette poco a diventare crudelmente sanguinosa.
16 righe vertiginose. D'Ascola
RispondiEliminaCommento lusinghiero, gentile Lettore e Collega blogger. Apollonio Le è grato.
RispondiEliminaE altrettanto vertiginosa la scelta cinematografica
RispondiEliminaPellicola amatissima da Apollonio, Lettore o Lettrice senza nome, ma dall'acuto sguardo cinematografico.
RispondiEliminaQuesta me la sono proprio gustata.
RispondiEliminaNon che uno, leggendo, si senta immune dalla stupidità, ma la sensazione di aver bevuto un buon sorso fa piacere.
Apprezzo in particolare la distinzione tra conservatore in privato e reazionario in pubblico. Apollonio acuto e arguto
RispondiEliminaDistinguere: Apollonio non sa farne a meno. Grazie di averlo sottolineato, amabile Lettrice. E, d'altro canto, il più stupido è, come si sa, chi ritiene di non esserlo e nega, ipso facto, la sua umanità, caro Lettore con cui Apollonio si augura di bere presto altri bei sorsi in compagnia.
RispondiEliminaMi permetto di intervenire con due domande:
RispondiEliminaLa prima è da stupido: dove sta, in questo caso, la differenza fra reazionario e rivoluzionario?
La seconda, da ignorante: da quale film è presa l'immagine del frustolo?
Stefano "Pierino" Amaducci
Non è da stupido la prima domanda. Tutt'altro, attento Lettore. E l'ignoranza che muove la seconda è quella che segue dall'ovvia considerazione che nessuno ha visto tutti i film, nessuno ha letto tutti i libri e così via. Grazie al Cielo, va detto.
RispondiElimina"The Draughtsman's Contract" di Peter Greenaway (sugli schermi italiani, "I misteri del giardino di Compton House") è la risposta, facile, alla seconda facile domanda.
Quanto alla prima, ben più difficile, qui e brevemente, si può dire che, In funzione del mutamento, più che una differenza, tra rivoluzionario e reazionario viga una complementarità e che non ci sia acutezza rivoluzionaria (per adoperare la bizzarra qualificazione che l'Evo moderno ha dato a certe fasi critiche del cambiamento, soprattutto in ambito sociopolitico), cui non faccia da angolo complementare un'acutezza reazionaria, così da completare l'angolo della stupidità che, proiettando la schematica metafora geometrica nel concreto divenire, da retto, passa velocemente a ottuso, quindi a piatto, infine a giro.
francamente mi sembra contraddittorio assegnare il valore "intelligenza" ad un atteggiamento conservatore, specie se si considera il cambiamento come inarrestabile.
RispondiEliminail termine irreparabile indubbiamente implica disappunto, ma preferire la stabilità, di cui
si riconosce la precarietà e spesso la sterile bruttezza, mi sembra contenere piuttosto elementi di insicurezza, che portano ad affrontare i cambiamenti con un'ottica negativa, non necessariamente intelligente
Grazie, preziosa Lettrice, delle osservazioni. Dice bene: Apollonio è insicuro. Ci penserà su e se, com'è probabile, si trovasse in errore, proverà a correggersi.
RispondiEliminaIn tanta affettazione di stile, quell'anacoluto del primo capoverso!
RispondiEliminaRosso o blu, caritatevole Lettore o Lettrice senza nome? Grazie dell'ammonizione. Apollonio ne trarrà occasione, come ha già detto, per meditare e per correggersi.
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