31 gennaio 2024

Intolleranze (14): "Sold out", "Reading"


Si esprime così, in una rete sociale, la casa editrice che ebbe in Leonardo Sciascia il suo mentore. Quando "uno voli fari triatro" (avrebbe scritto la più celebrata delle sue firme nel suo idioletto letterario), uscirsene con un tutto esaurito sarebbe da zotici. Scrivere lettura ancora peggio: non si tratterebbe appunto di un "evento".
Nell'ambiente dei colti e letterati e delle letterate e colte, si procede al proposito in compatta falange: è tutto un sold out e tutto un reading. Né c'è da illudersi che qualcuno, per il rispetto che gli si dovrebbe, possa uscirne indenne. 
Una prova? Assoggettato a un reading anche un dolente e irridente fustigatore di cliché e di stupidità espressive:


Si potrebbe commentare che, a differenza dei vivi volentieri dediti a simili pratiche, i morti non hanno nessuno che li difenda, come è stato tristemente scritto (qui non si sa dire da chi). Ma lo spirito di questo diario è sorridente. E fin quando c'è qualcuno che sorride, si può morire contenti. 

10 commenti:

  1. Anche chi parlava siculo o sicano si trovava a rigirarsi fra grecismi e latinismi... corsi e ricorsi?

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    1. Certo, Lettore o Lettrice senza nome. Ma forse non è chiaro il fuoco del frustolo e Apollonio se ne scusa. Non si tratta di una voce nel coro delle geremiadi per le invasioni alloglotte, ma dell'osservazione, in un preciso ambiente sociale, di un più che tendenziale conformismo fru fru. Il medesimo che, per esempio, nell'ambiente di coloro che si interessano di pallone (non Le paia irriverente il paragone: sempre di sfere piene d'aria si tratta), produce al momento l'inopinata fortuna di clean sheet, per ciò che un dì si designava come rete inviolata. Certo sarebbe bello che clean sheet, nel suo valore proprio, circolasse di più anche nel mondo letterario e dell'editoria. Ma, per sorridere, non si può avere tutto e così bisogna accontentarsi di sold out e di reading. E di memoir e di potente. Lessico per passare inosservati in società...

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  2. E perché non supporre ambienti sociali non troppo diversi e "conformismo fru fru" anche presso i siculi o i sicani?

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    1. Apollonio Discolo1/2/24 21:32

      E anche in ciò ha ragione, Lettore o Lettrice senza nome. Ma qui non di supposizioni, di osservazioni si tratta. Dunque, fiducioso, Apollonio attende che, se possibile fuori dell'anonimato, da Lei vengano precise indicazioni in proposito. I Siculi e i Sicani che tanto La inquietano (per non dire degli Elimi, di cui non fa appunto menzione) avranno così infine la Sua nobile attenzione e tutti e tutte, grati a Lei, ne sorrideremo.

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  3. Chommoda dicebat si quando commoda vellet dicere et insidias hinsidias...

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    1. Apollonio Discolo2/2/24 08:55

      Arrio non era siculo né sicano, ma Apollonio Le è grato, Lettore o Lettrice senza nome, per l'implicito accostamento, quanto ad attitudine al sorriso, di un frustolo estemporaneo con il grazioso documento, monumentale, da cui ha tratto l'esempio.

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  4. "La donna della domenica" non è né sicula, né sicana e neppure latina (al massimo le si potrebbero attribuire ascendenze celtiche) ma la sua discussione con l'amico sulla corretta pronunzia di "Boston" ha molto in comune con l'atteggiamento di Arrio e di chi esibisce (magari senza parlarlo) l'inglese

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    1. Apollonio Discolo4/2/24 11:38

      Grazie al Lettore o alla Lettrice senza nome dell'ulteriore testimonianza. Il tema, come si comprende, è pancronico. Ma la pancronia non ne attenua la contingente comicità. E la contingente, ineluttabile violenza. Flaiano in un reading? A conti fatti, se lo merita. Il solo modo per non finire in manifestazioni del genere (o nelle simili che, nella pancronia, le rimpiazzano variamente) è non scrivere. Perfino non esprimersi. O farlo solo quando si è sicuri (ma come?) della propria completa irrilevanza.

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  5. E non potremmo fra i sullodati "eventi" la folta presenza di lectiones magistrales?
    https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/che-ci-aspettiamo-da-una-o-pi%C3%B9-lectio-magistralis/24267

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    1. Apollonio Discolo4/2/24 11:54

      E già, gentile Lettrice. Apollonio se ne faceva ingenuo testimone or sono tre lustri:

      https://apolloniodiscolo.blogspot.com/2009/01/lingua-loro-10-lectio-magistralis.html

      E, pensi, quel frustolo stagionato gli valse non solo un commento, ma anche una citazione del migliore italiano linguista:

      http://www.nunziolafauci.it/contenuti/pdf/Venuste%20Noster_33_De%20Mauro_7_8.pdf

      (Perché, forse si chiederà, "il migliore italiano linguista"? Qui le ragioni:

      https://www.doppiozero.com/ll-vichiano-tullio-de-mauro )

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