"Le bonheur pour moi, c'est de ne commander à personne et de ne pas être commandé", scrisse Francis Picabia nel luglio del 1917 e Apollonio fa sue tali parole. Ci vuole poco d'altra parte a intendere anche il contesto di quel pronunciamento. Esso trascende tuttavia qualsiasi accidente, anche il più gigantesco. Vale umanamente per ogni tempo e per ogni luogo.
Ed essere partecipe della felicità come l'intese Picabia è quanto questo diario augura a chi amichevolmente lo legge, quando per la ventesima volta dal momento in cui è apparso in rete - e si stenta a crederci - giunge il canonico periodo di uno scambio dei voti.
Grazie Nunzio. Tanti auguri anche a te!
RispondiEliminaGrazie, amico Lettore, di questi auguri che ad Apollonio giungono, per così dire, simpaticamente di sponda.
EliminaTanti auguri di qualcosa che assomigli alla serenità, anche di breve tempo
EliminaInsomma, un fugace surrogato di quiete... Grazie, Lettore o Lettrice senza nome. Come si dice in casi del genere, l'importante è il pensiero.
EliminaAuguri e, se mi permette, grazie.
RispondiEliminaDal modo tanto urbano della superflua richiesta di permesso del Lettore o della Lettrice senza nome Apollonio trae conforto. Il valore del ringraziamento cresce e anche quello del contraccambio. Gentili misteri della disutilità.
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