Sì, per godere nella carne e nello spirito, capita rubi. E quando, invece, la mia tavola è ricca, non disdegno il piacere di farne partecipi altri. Ma agli altrui avanzi, alle elemosine preferisco di gran lunga la fame.
Ecco sostanziato in Apollonio l'io che l'amore rende perfetto di Roland Barthes. D'impulso e secondo una tradizione di solidarietà che mai crea un qualche mefitico "noi", gli si indicherebbe la strada del depotenziamento catartico: scorga l'io perfetto ciò che sa meglio di chiunque altro: il moderno è l'epoca della riproducibilità indeterminata della bellezza. Così, nessuno può sperare di avere, e neppure di perdere, una Sophie Volland costituita dalla sola bellezza in infungibile unicità.
Ecco sostanziato in Apollonio l'io che l'amore rende perfetto di Roland Barthes.
RispondiEliminaD'impulso e secondo una tradizione di solidarietà che mai crea un qualche mefitico "noi", gli si indicherebbe la strada del depotenziamento catartico: scorga l'io perfetto ciò che sa meglio di chiunque altro: il moderno è l'epoca della riproducibilità indeterminata della bellezza. Così, nessuno può sperare di avere, e neppure di perdere, una Sophie Volland costituita dalla sola bellezza in infungibile unicità.