11 maggio 2020

Cronache dal demo di Colono (64): Paideia, in caricatura

Ora che in TV, reti sociali e media comparabili la cultura umanistica straripa e spesseggiano le sue maschere del momento, è tempestiva e divertente la personificazione che ne ha fatto Corrado Guzzanti, con una maschera ideale: l'umanista da videocamera. Ecco un suo fresco intervento in una trasmissione televisiva di infotainment al momento molto fortunata.
Gli sproloqui talvolta sussiegosi, talaltra piacioni dei personaggi di questa giostra e le sesquipedali corbellerie del Lorenzo di Guzzanti hanno in comune molti tratti: perentorietà dell'approssimazione, brama di stupire, furbesco ammiccamento, presenzialismo compiaciuto, mozione dei sentimenti, gusto per l'iperbole, evocazione di luoghi comuni e loro incessante rimescolamento.
Guzzanti ha fiuto, come si sa, e la sua caricatura coglie caratteri pertinenti del tipo umano e della situazione comunicativa. Li amplifica e li porta verso il comico e il morale, come del resto usa da sempre la satira.
Prima di andare in video, molti e molte guadagnerebbero in consapevolezza, se fossero capaci non solo di guardarsi, ma anche di riconoscersi in questo specchio. Lungi dall'essere deformante, esso traccia con esattezza qual è la forma in cui entrano, qualunque cosa siano eventualmente in grado di dire.

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