...Apollonio ha poco da dire. E ne ha anche meno il suo alter ego che intrattiene con il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (e con altre sue pagine) un rapporto di lunga fedeltà e di mai esausta goduria. Riflessi ne ha procurato, nei suoi venti anni, questo diario. Chi volesse verificare può inserire nella piccola casella in alto a sinistra, destinata alla ricerca, "gattopardo", "lampedusa", "tancredi" o "fabrizio", per esempio. Ne avrà esiti copiosi.
Con quasi cinquemila e seicento contatti (non si osa dire letture), il frustolo "Quanti figli ha Fabrizio?", dell'undici febbraio 2009, è forse il più fortunato dei mille e cento che si sono qui accumulati sopra ogni sorta di futile tema. Un numero straordinario per un'impresa culturale nemmeno artigianale, ma meramente dilettantesca e individuale come è questo blog. Merito, ovviamente, di Lampedusa.
Una predilezione, se non una dipendenza siffatta di Apollonio e alter ego è nota a più sodali. Ne è venuto da parte loro un invito, meglio, quasi un ordine a seguire la serie televisiva che, prendendo a pretesto l'opera di Lampedusa, Netflix, la gigantesca società statunitense che opera nel mercato globale dell'intrattenimento, ha prodotto l'anno scorso e ha immesso in queste settimane sul mercato italiano. Non solo a seguirla, ma anche a dirne. Di comune accordo, Apollonio e alter ego disobbediscono. Pensano non ne valga la pena.
Si fidano in proposito di un buono, vecchio e malmostoso amico. Nanni Moretti. Ci s'intenda: amico non simmetrico e solo ideale. Con cui è capitato talvolta di intrattenere uno spassoso e ironico dialogo, altrettanto ideale. Sopra qualsivoglia produzione di Netflix, da lui è in effetti venuto, or sono pochi anni, negli opportuni modi dell'arte, un giudizio definitivo:
Suggerisco all'alter ego che - essendo la prima qualificazione già stata impegnata altrove - "Una inesausta goduria" sia il titolo del futuro, auspicabile, volume lampedusiano delle sue Opera omnia.
RispondiEliminaSuggerimento prezioso, raccomanda l'alter ego ad Apollonio di risponderLe, trasmettendo anche un suo caldo ringraziamento. Come (quasi) sempre prezioso è dire - sorridendo - le cose come stanno. Apollonio dubita tuttavia che un titolo siffatto basterebbe a convincere un editore a pubblicare un libro in cui manca in effetti il momento what the fuck...
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