14 novembre 2006

"Biliografia" semiotica

Dal 16 al 19 novembre 2006, all'Università della Calabria l'annuale congresso dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (di cui chi scrive si onora di essere socio). Notizie alla pagina web:
Come il lettore può verificare (se non lo ha già fatto), tra gli strumenti messi a disposizione dei congressisti, una
"biliografia dei relatori"
(molti nomi illustri nel numero, alcuni più che illustri).
Non mi sono note altre ricorrenze di un lapsus del genere. Se non ce ne fossero, o, meglio, se non ce ne fossero di già registrate, mi direi stupefatto: così facile, così rivelatore. E anche così gustoso.
'Pagine biliose tracciate da penne intinte nell'umore responsabile della collera' vs. 'Scritti la cui lettura provoca travasi di bile'. Meglio, 'Pagine biliose tracciate da penne intinte nell'umore responsabile della collera' e/o 'Scritti la cui lettura provoca travasi di bile'.
In ogni caso, enfiamenti di bi(b)lioteche (vulgariter, cistifellee), e certa collera celeste della buonanima di Roland Barthes, infecondo (anche perché inimitabile) padre della disciplina, che, com'è noto, mai nascose di amarle poco, le bi(b)lioteche.
Insomma, la semiotica, oggi: l'ittero delle scienze dell'uomo o, semplicemente, una disciplina itterica? Temi cui consacrare il convegno dell'AISS dell'anno che viene.

8 novembre 2006

Bolle d'alea (3): Voltaire, Sciascia

E a proposito di Leonardo Sciascia: oggi che, con pretesa di minoranza intelligente, gli "illuministi" sono tali per semplice autodichiarazione ("Quanto a me, io sono un illuminista...": esagerato! che tu fossi anche solo un po' illuminato basterebbe), merita d'essere ricordata la sua ripresa (dove, l'ho dimenticato) delle parole che a Voltaire (nel Dizionario filosofico: o sbaglio?) ispira chi si impanca a giudice nella repubblica delle lettere (e non sono pochi: eventualmente, Dio lo scampi, anche colui che qui per autocritica si aggrappa a questo duplice e sfuggevole riferimento):
"Le plus grand malheur d'un homme de lettres n'est peut-être pas d'être l'objet de la jalousie de ses confrères, la victime de la cabale, le mépris des puissants du monde; c'est d'être jugé par des sots".

Lingua loro (4): Il mutamento accelera

"Cari amici AISV,
Gli organizzatori del convegno AISV 2006 mi pregano di INVITARVI ad accellerare la vostra registrazione ONLINE... al Convegno...".
Accellerare non è una novità: il parlato e lo scritto dei (semi)colti ne contano ricche attestazioni da tempo. Ma oggi, 8 novembre 2006, m'arriva con una lettera elettronica del Segretario di un'associazione scientifica che si occupa di lingue. E mi pare così superata un'ulteriore frontiera. Agli eruditi che un giorno faranno sembiante di occuparsi di mutamento linguistico, la presente determinazione temporale verrà forse utile: donde la consapevole idiozia di fissarla. A futura memoria, ammessa ma non concessa una memoria al futuro, come insinuò possibile Leonardo Sciascia, cui peraltro sfuggì il presente (e per lui futuro) imbroglio della cosiddetta artificiale.