Per via di un'omonimia, la parola francese bière sta per ciò che in italiano diciamo birra ["Boisson alcoolisée obtenue par la fermentation d'un moût fabriqué avec du houblon et/ou, le plus souvent, du malt d'orge"], come per ciò che in italiano diciamo bara ["Synon. de cercueil: long coffre dans lequel on dépose le corps d'un mort avant de l'inhumer"].
Alla Sorbona, non devono avere tenuto conto della tragicomica ambiguità che ne consegue, per correlata e ovvia ebrietà.
O forse sì. Ne hanno tenuto conto. Laggiù, di università se ne intendono da secoli. Hanno allora deciso di dare un segno della loro consapevolezza. Ovunque nel mondo (ed è giusto darne l'ambiguo annuncio) per l'università è giunta l'ora della bière.
[Or sono quasi settanta anni, Tommaso Landolfi giocò maliziosamente con tale omonimia e, sintagmaticamente, con una omografia consentitagli dall'uso delle maiuscole.]