La noiosa osservazione
dell’uniformità e del conformismo sincronici (postura, interlocuzione e così via) è temperata dallo spasso che procura, prospetticamente, la consapevolezza diacronica.
Le brache a
vita bassa e le giacche che non coprono il deretano cominciano a fare la stessa impressione che fanno da tempo zazzere, basettoni e pantaloni a zampa d’elefante.
Di postura, di interlocuzione, insomma, ci si
stancherà, prima o poi. Chi lo sa è già oltre quel momento. E sorride fin da adesso di postura, di interlocuzione e di chi ne fa un uso atteggiato e buffonesco.