28 novembre 2023

Caratteri (22)




Guardarsi semplicemente in faccia è rischio che non può correre: si imbattesse in uno specchio, ha sempre pronto un bel quadrato per oscurarlo.

27 novembre 2023

Bazzecole (1): Pesci al "Sole", una domenica dello scorso inverno

Sul settimanale culturale del noto quotidiano economico, "Le avventure di un merluzzo" recitava parecchi mesi fa il titolo di un articolo che non poteva non attirare l'attenzione di Apollonio. Almeno in parte, quell'articolo parlava infatti di lui. 
"L'uomo è ciò che mangia": così fu scritto con provocatoria autorevolezza or sono quasi due secoli. E sono stati da sempre presenti nell'alimentazione di Apollonio (e nei commerci preliminari che l'alimentazione comporta) lo stoccafisso (u piscistoccu, nella saporita memoria di una Messina tanto anelata durante l'infanzia e l'adolescenza), il baccalà e i naselli mediterranei che in Sicilia passano sotto la designazione di mirruzzi, ma che, appunto, non sono merluzzi, come li denomina il relativo italiano regionale.
A illustrare vistosamente il pezzo e la pagina, cosa ci stava allora a fare quel mucchietto di sugherelli o suri (in Sicilia, con varianti locali, sauri)? Pesce azzurro che coi merluzzi (o coi naselli, loro parenti) condivide solo l'ovvio iperonimo e, con altrettanta ovvietà, il fatto d'essere commestibile, ma in modo diversamente gradevole (donde un differente pregio).
Insomma, una sciatteria redazionale che ad Apollonio parve e ancora pare indice di un degrado già segnalato in questo diario. Indice non meno degno di nota, dal punto di vista culturale, di quello che attesterebbe, si ponga, la presenza di un ritratto di Ugo Foscolo a illustrare uno scritto che avesse a tema Alessandro Manzoni.
Che Apollonio sappia, in proposito, nei fascicoli seguenti di quel settimanale non sono comparse rettifiche. Evidentemente, per chi lo sfoglia e per chi lo cura (e letteralmente non ha saputo che pesce pigliare), merluzzo o suro, che differenza fa? 
Di cultura, di qualsivoglia cultura, non si conosce tuttavia definizione migliore di quella che la identifica con la capacità di discernere, di fare di un àmbito che agli ignari si presenta come indistinto e confuso (liquido, si direbbe oggi, e non solo a proposito di pesci) un sistema di elementi che trovano nella discretezza la loro identità. 

5 novembre 2023

Indirizzi di metodo, per giovani che non ne necessitano (36): Descrizione vs. giudizio


Non c'è descrizione senza punto di vista. Capita che, a partire da un punto di vista inusuale, una descrizione metta in luce aspetti fin lì non considerati di ciò che descrive. C'è chi la prende allora per un giudizio, per via di quella pigrizia intellettuale che fa ritenere i punti di vista corrivi gli unici possibili o i soli consentiti. Qualsiasi valore si annetta agli aspetti messi in luce dalla nuova prospettiva, la confusione tra descrizione e giudizio va invece evitata. Se è una descrizione e dichiara il proprio punto di vista, non è un giudizio, tanto meno un biasimo o una lode. Piaccia o non piaccia, è una descrizione.