26 ottobre 2007

Lingua loro (6): "Pausa pranzo con lunch"

Ottobre 2007. Meeting annuale di un’associazione italiana di studiosi di lingue e linguaggio, la più pedante. Apollonio, con l’improbabile nom de plume della sua vita accademica, ne fa peraltro parte da trenta anni. Conseguenza: qui si narra una favola che narra del suo narratore. “Well, nobody’s perfect” e, come dice Heinrich Wiesner, "Humor hat seine Wurzeln im Schmerz".
Ed allora, excerpta dal "programma esteso [?] delle tre giornate di convegno", come lo si legge in rete:
GIOVEDÌ 25 OTTOBRE

16.45 - Coffee Break

VENERDÌ 26 OTTOBRE

13.00 - Pausa pranzo con lunch


Un anno fa, circa. Annuncio pubblicitario televisivo di una nota marca di caffè. Sul ponte di coperta di una nave da crociera, il Comico. Piomba d'improvviso la Spalla. Ha l’aria e i modi dell’attempato giovanotto che incarna le tendenze (incarnare le tendenze è attitudine che non tramonta mai).
Con l’accento dell’italiano che fa l’anglofono, si rivolge al Comico: “Hallo, boy… ci facciamo un lunch, un brunch, un coffee break?”.
Il Comico, a bocca aperta e lievemente sconcertato: “Ma che stai a di’?”.
La Spalla: “È l’idioma…”.
E il Comico: “Aaaah, è l’idioma… eh, se ne incontrano de idiomi ne la vita…”

Ovvio, a pensarci. Come direbbe George Clooney, what else a un convegno di linguistica?
“Lingue, ethnos e popolazioni”: un’autentica evidence che sarebbe piaciuta a Ferdinand de Saussure. E a Ettore Petrolini.

Ecco il collegamento con YouTube, per chi volesse
rivedere la gag, con il suo contorno pubblicitario.
Ed ecco il collegamento con il
Ultimissime, da uno dei nostri inviati al meeting: pare che (il) lunch sia stato cassato (almeno dalla versione a stampa del programma). Resipiscenza o taglio ai fondi?

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