La particella italiana generalmente detta riflessiva (e, quando non riflessiva, impersonale) è emblema di una sorta di Malström fenomenico. Il gorgo ingoia costruzioni differenti, tutte "colpevoli" però d'essere passate da un collasso funzionale, modularmente diverso, di soggetto e oggetto diretto. Dopo averle ingoiate, sputa in superficie un ambiguo e sparuto relitto: si o, nel caso di soggetto grammaticale diverso dalla terza persona, singolare o plurale, mi, ti, ci, vi, prefissi del verbo, variabili esattamente come le sue desinenze personali. Meglio di come mai potrebbe Apollonio (fioco per lungo silenzio: ma di ciò, forse, un'altra volta), lo illustrano Antonio e Peppino Caponi, in un famoso gag tratto da Totò, Peppino... e la malafemmina, film di Camillo Mastrocinque del 1956:
Nessun commento:
Posta un commento