Consapevoli di volare tra correnti di certezze assolutamente relative e d'incertezze relativamente assolute.
30 settembre 2014
20 settembre 2014
Scherza coi santi... (2): Giacomo e Alessandro
Giacomo voleva essere preso sul serio e non lo fu. Alessandro voleva essere preso sul serio e lo fu. Ad ambedue mancò lo spirito per capire che si trattava, rispettivamente, di buona e di cattiva sorte. Limite condiviso e forse tratto culturale profondo: un tale spirito continua infatti a mancare, con poche eccezioni, ai dotti della nazione nella cui lingua Giacomo e Alessandro opinarono, con diverse fortune, di farsi prendere sul serio.
19 settembre 2014
Come cambiano le lingue (8): "usiamola, la parola abusata"
"...ma sì, usiamola, la parola abusata. Questa trasmissione è la metafora dell'Italia, è la metafora di noi stessi...": se si ha la pazienza di attendere un paio di minuti (annuncio pubblicitario incluso: Apollonio se ne scusa; gli è mancata la voglia di armeggiare per fornire ai suoi lettori solo il succo) negli ultimi secondi di questo breve video, un parlante cólto (e, sullo specifico tema, qui già còlto sul fatto) mostra di avere consapevolezza di lasciarsi andare a un abuso.
È questa la condizione, paradossalmente permanente, del mutamento linguistico, almeno (ma forse non solo) nella sua fattispecie lessicale: alle parole, quando le si fa muovere, si fa ineluttabilmente violenza e la lingua che cambia, comunque ci si voglia atteggiare quando se ne cavalca o se ne segue il cambiamento, "non è un pranzo di gala".
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