"Guardò; dinnanzi a lui sotto la luce di cenere, il paesaggio sobbalzava, irredimibile."
[Nella foto, uno scorcio di un quartiere residenziale (in pieno centro urbano, abitato da piccola borghesia impiegatizia e ceti comparabili) della "Donnafugata" che, nell'anno corrente, è la "capitale italiana della cultura". Va quindi precisato che non si tratta di istallazioni artistiche per eventi correlati (come pure qualcuno potrebbe ritenere), ma di espressioni della cultura della popolazione indigena. La loro spontaneità le rende preziose per chi si interessa a tale cultura. Sarà utile sapere, all'osservatore dei relativi usi, che la campana per la raccolta del vetro non è colma: la composizione è di conseguenza frutto di libera scelta e non dettata da una pur ipotetica necessità. Non è colma del resto - e vale da conferma del costume locale - nemmeno quella ritratta nella foto sottostante e lontana solo un centinaio di metri dalla prima. Ambedue le istantanee sono state scattate nella prima serata del 22 agosto 2018.]
Nessun commento:
Posta un commento