È nato oggi, apprende Apollonio, un nuovo quotidiano, la cui testata recita Domani: c'è da credere intenda così corrispondere nel miglior modo allo spirito del tempo.
Lampante che la fantasia dell'onomaturgo sia stata in proposito riflessivamente ottativa. Lo stato in cui versa oggi la stampa in Italia induce infatti a chiedersi quale domani e quale dopodomani avrà Domani.
Ma dietro la scelta di un nome a ben vedere tanto impegnativo non sarà certo mancata la relativa e preliminare indagine di mercato.
Tutti parlanti indizi insomma che, stanca ormai del presente stato di se stessa e della sua rappresentazione giornalistica, la nazione o perlomeno quella parte della nazione che la pubblicazione immagina come proprio pubblico ideale vuole soprattutto leggere oroscopi.
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