que je suis dans la linguistique... Elle me croit pianiste dans un bordel.
[Apollonio conosce abbastanza il suo stordito alter ego e può dire che egli mai si sarebbe atteso che disciplina e professione, ambedue molto peregrine, alle quali si votò ormai più di quaranta anni fa l'avrebbero condotto, da anziano, a condividere, certo, solo nominalmente, la gloria per la corporazione illustrata dal pezzo raggiungibile con questo link. Apollonio lo sa di conseguenza piuttosto stupefatto dalla circostanza e, a tratti, peritoso. Ma sa anche che, amaro per quanto sia, anche il suo alter ego è incline al sorriso, anzitutto su se stesso. Torna così ad adattare al caso in questione il bel titolo che Jacques Séguéla diede a un suo libro serio e divertente. Negare a ogni costo d'essere un linguista, quando fosse interrogato sul proprio mestiere. Vista la temperie, attribuirsene uno qualsiasi e certamente più onorevole. Ecco cosa bisogna che egli faccia. Se non si è bevuto il cervello, ecco cosa si può stare certi egli farà.]
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