Tutto, agli esseri umani, non è dato. Si sta così al qualcosa. È dono o condanna questo frammento, posto peraltro sotto l'inflessibile dominio del caso? Per colmo d'ironia, capita persino ci si trovi a scegliere. E, nella scelta, baluginano sistema e pertinenza. Dolce, paradossale, preziosa libertà da reclusi: la sola, fragile, di cui si disponga nell'accidentale spezzone esperito da un punto di vista. Ci si guardi dall'avvelenarla, facendone feticcio d'una sostanza e ridicola parodia dell'assoluto.
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