Con maggiore o minore clamore, si sentono riecheggiare le affermazioni di presunta scientificità delle schiere opposte di chi dice prossima e forse già in atto una catastrofe climatica, per via di pratiche umane sconsiderate, e di chi dice sconsiderata la diffusione di una paura del genere.
Ci sono smisurati interessi ad alimentare ambedue i campi, quando fanno sembiante di andare alla ricerca di una verità, in proposito: se non si è ciechi e sordi di spirito, non è difficile accorgersene.
Il caso è esemplare.
La commistione di interessi e ricerca della verità è iscritta nel programma della modernità ed è giunta a una fase che pare parossistica. Nessuno immagina, oggi, come altrimenti si possa fare scienza, si possa cioè mettere in pratica una ricerca della verità. È l'interesse il motore che spinge a cercare la verità ma come si fa a prestar fede a una ricerca della verità determinata dall'interesse?
Il paradosso è lampante e l'evo che vi si è ficcato, se non finirà perendo nel diluvio universale che una parte prospetta, perché tale diluvio, come dice l'altra parte, non ci sarà, merita d'annegare in un ridicolo che, ci si augura, non sia troppo tragico, visto che sta trascinando con sé la povera umanità.
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