Non c'è parola senza ironia, ne siano consapevoli o inconsapevoli coloro che la portano. Tanto meno consapevoli ne sono, però, tanto più comiche (o tragiche) sono le loro espressioni.
La qual notula mi richiama alla mente «l'inserimento tricologico in un contesto caseario» d'un latinista normalista e fiorentino a proposito d'un maestro fiorentino e normalista... Emi
Spassoso aneddoto di un'accademia che fu, cortese Lettore (o Lettrice). Un'accademia che (verrebbe voglia di dire, sedotti da memorie - non tutte belle - e associazioni - non tutte esemplari), nella caciara, spaccava ogni capello in quattro. Dunque, anche celasse il commento la sottile lama d'una critica, Apollonio ringrazia per la lusinghiera comparazione.
La qual notula mi richiama alla mente «l'inserimento tricologico in un contesto caseario» d'un latinista normalista e fiorentino a proposito d'un maestro fiorentino e normalista...
RispondiEliminaEmi
Spassoso aneddoto di un'accademia che fu, cortese Lettore (o Lettrice). Un'accademia che (verrebbe voglia di dire, sedotti da memorie - non tutte belle - e associazioni - non tutte esemplari), nella caciara, spaccava ogni capello in quattro. Dunque, anche celasse il commento la sottile lama d'una critica, Apollonio ringrazia per la lusinghiera comparazione.
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