"Trovare il cammino attraverso il labirinto del proprio tempo, senza soccombergli, ma anche senza saltarne fuori". Questa scintilla di speranza è destinata agli affettuosi lettori di questo ineguale diario. Valga come voto (il momento è propizio: ed è la nona volta) e non come esortazione. La si prende a prestito da Elias Canetti. Questi, per altra via, ammonisce Apollonio: "Chi è amaro deve fare scintille, se si dissecca non serve a nulla. Le sue scintille devono contenere quella speranza che lui stesso non sopporta più". E un'amarezza festosamente, speranzosamente scintillante, nelle stagioni stucchevoli, corrobora.
Grazie e buon Natale, illustre Apollonio!
RispondiEliminaBlak
Caro Apollonio, lugente augurio che contraccambio.
RispondiEliminaHo spedito ieri ai miei allievi in regalo il link a
Spero proprio che apprezzino, voi Apollonio e il motivo che mi ha spinto a inviarlo.
Fraternamente
Le otto volte precedenti sono memoria, rapidamente anche la odierna nona vi si affratella e tutte compiono pregiata armonia, bellezza, ordinamento di dissimulata severità che è ineguagliabile nel persuadere a pensare. Le successive sono attesa e proprio da quest'attesa Le contraccambio l'augurio, il voto se vuole. Che siano memoria ed attesa, nella loro subito evidente natura relazionale che nega spazio a qualsivoglia ontologismo, un varco, una luce?
RispondiEliminaBello il saggio augurio anti-pigrizia, che cercheremo di diffondere.
RispondiEliminaRita
Mi si consenta di aggiungere: cammino auspicabilmente a spiedi.
RispondiEliminaUnisco i miei agli auguri di questo improbabile quanto inedito consesso.
Gabriele M.