11 giugno 2015

Diletto e professione

Un Dilettante per professione è qualcuno che, come mestiere, fa il dilettante, che esercita la professione di dilettante e che, di conseguenza, si configura socialmente come uno del mestiere. Non come un dilettante per hobby e a tempo perso, ma come un dilettante professionista, un dilettante professionale. Insomma, uno di quelli che, avendo una professione, la professione di dilettante, prima o poi chiederanno si istituisca un opportuno albo professionale: l'albo professionale dei dilettanti, con un esame di stato d'accesso. L'hanno creato - e da un po' - per gli psicologi. Manca ancora per i filosofi (ma Apollonio scommetterebbe che qualcuno ci sta già lavorando). Si è dunque a pochi passi. A due passi dalla rituale targa sul portone: Dott. Filonio Strozzapolli. Dilettante. Riceve tutti i giorni, tranne sabato e festivi, ore 9-13.
Fuori di celia e con un sorriso di simpatia rivolto a un caro sodale che, con un libro che porta proprio quel titolo, è sceso in campo a combattere lo stucchevole mito dello specialismo e delle competenze, spiacevole ad Apollonio quanto a lui, c'è forse da chiedersi se, comunque si declini il nome, il guasto non sia già tutto nell'attributo: per professione. E nel sottinteso programma (con un retrogusto da Newspeak) di fare di un otium la sua negazione: un negotium. C'è da chiedersi, poi, se un Professionista per diletto non sia, al punto in cui stanno le cose, sogno migliore. E ancora, per metterla in quadro (come certo piace al menzionato sodale), se non valga la pena di configurare anche le possibilità di un Non-dilettante per professione e di un Non-professionista per diletto.
O forse e per concludere, visto che, in ogni caso, fuori del privato e nel pubblico, di sognare e di utopia si tratta, di stare all'utopica chiarezza dell'opposizione semplice. E di difenderla dagli inquinamenti. La chiarezza dell'antico otium, marcato, e del negotium, non-marcato, sua altrettanto antica negazione: dilettanti per diletto, insomma, e professionisti per professione. E Apollonio (che è un dilettante per diletto e un ottimista per difetto, come sanno i suoi due lettori) sospetta che, nuovamente, il mondo prepari proprio questo.

2 commenti:

  1. Come vede il "dilettante amatoriale", categoria (se così si può dire) cui spesso mi sembra di appartenere?
    Un saluto dal suo sempre più silente ma sempre affezionato lettore
    Mauro Lena

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  2. Apollonio Discolo13/6/15 11:37

    Apollonio lo vede bene, premuroso Lettore. Con quella sfumatura di pleonasmo che non guasta, come peraltro dilettante per diletto, e che invita a chiedersi il perché dell'insistenza contrastiva. Soprattutto, atto a rendere palese una circostanza sulla quale il frustolo, per non parere ancora più pedante, non ha insistito. Se amatoriale è un aggettivo in funzione attributiva nel nesso che Lei propone, anche per diletto e per professione lo sono. Aggettivi composti che difficilmente troverà lemmatizzati come tali in un dizionario. Apollonio non è bravo con i numeri: un suo antico sodale gli pare dicesse che, nelle lingue, gli aggettivi fatti così, a ben vedere, sono più numerosi, in un lessico ideale, degli aggettivi riconosciuti, con tutti i crismi della categoria lessicale, da lessicografi e grammatici. E, se ci si pensa un momento, c'è da crederci. Vede? Il sistema funzionale della lingua ha sempre qualcosa di istruttivo da dire, a chi ha pazienza e si ferma ad ascoltarlo.

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