È un narcisista sofisticato chi, qual fine intenditore dell'intelligenza, ne distribuisce regolari lodi pubbliche, a dritta e a manca. Sa infatti che tutte gli verranno rese, con gli interessi, dall'umana vanità: chi ammetterebbe mai che a procurargli lode d'intelligenza è uno sciocco? Lo stagno, come uno specchio, gli confermerà così, amplificata nei suoi molteplici riflessi, la convinzione che è lui senz'altro il più intelligente del reame.
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