Tocca oggi a Stanisław Lec di venire evocato in una gazzetta culturale per la settimanale composizione d'un pettinatissimo fervorino, che nell'occasione olezza inoltre di Santa Inquisizione.
Di Lec Pietro Marchesani scrive opportunamente che, privo di "moralismo didascalico o superbia intellettuale", ebbe inoltre "una repulsione istintiva per i panni del fustigatore o del predicatore".
Apollonio lenisce la sua pena, ricordando con un amaro sorriso che a Lec capitò di scrivere, presago, "Era un progressista-religioso, concordava sul fatto che l'uomo discenda dalle scimmie, ma da quelle dell'arca di Noè". E, in modo definitivo, "In principio era il Verbo - e alla fine, le chiacchiere".
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